Febbraio 21, 2025

Il programma P.I.P.P.I. non lascia sole le famiglie

Cos’è il programma P.I.P.P.I?

Hai presente quando ti senti perso, sopraffatto dalle difficoltà e non sai da che parte iniziare? Ecco, il programma P.I.P.P.I. è un po’ come una bussola, una mano tesa verso le famiglie che stanno attraversando un momento di tempesta, di vulnerabilità.

Nel concreto è un team di esperti, assistenti sociali, psicologi ed educatori, pronti a progettare e agire intorno alle esigenze familiari e dei bambini presenti all’interno dei nuclei familiari che stanno attraversando un momento difficile. Questo è il cuore del programma P.I.P.P.I., un intervento a 360 gradi che si adatta alle esigenze specifiche di ogni nucleo familiare.

Logo Ufficiale del Programma P.I.P.P.I.

Come, quando e perché è nato P.I.P.P.I.?

Il programma P.I.P.P.I. è un’iniziativa italiana, ha visto la luce alla fine del 2010 ed è il frutto di una sinergia tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova e dieci città italiane. Queste città, beneficiarie di finanziamenti specifici per l’infanzia (grazie alla Legge 285/1997), hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa pionieristica (Fonte: Sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ).

L’obiettivo primario era la creazione di un programma in grado di prevenire l’allontanamento dei bambini dalle loro famiglie, ovvero la loro istituzionalizzazione, offrendo un sostegno concreto ai genitori che si trovavano ad affrontare momenti di difficoltà. P.I.P.P.I., acronimo di “Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione”, incarna questa finalità nel suo stesso nome.

La fase sperimentale

La prima fase di P.I.P.P.I. è iniziata nel marzo 2011 e ha coinvolto i servizi sociali, le ASL, le scuole e le cooperative sociali o società cooperative delle dieci città “riservatarie”. Questo periodo di sperimentazione è stato cruciale per mettere a punto il modello di intervento, verificarne l’efficacia sul campo e apportare eventuali aggiustamenti. (Fonte: Sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ).

P.I.P.P.I. oggi

Oggi, il programma P.I.P.P.I. è una realtà diffusa in tutto il territorio italiano, rappresentando un punto di riferimento fondamentale nell’ambito delle politiche sociali a supporto della genitorialità. Il modello di intervento è stato costantemente aggiornato e perfezionato, grazie al continuo lavoro di ricerca e alla preziosa collaborazione con i professionisti che operano quotidianamente a contatto con le famiglie.

Ma P.I.P.P.I. non è semplicemente un insieme di interventi, ma piuttosto una filosofia, un approccio che pone al centro il benessere dei bambini e il rafforzamento dei legami familiari. Il programma si fonda sulla convinzione che ogni famiglia possiede delle risorse e che, con il giusto accompagnamento, può superare le avversità (Fonte: Sito web del Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova).

Perchè si chiama P.I.P.P.I.?

L’acronimo P.I.P.P.I. si ispira alla resilienza di Pippi Calzelunghe come metafora della forza dei bambini nell’affrontare le situazioni avverse della vita.

Pippi Calzelunghe era una bambina forte, allegra, furba e indipendente. viveva sola e non aveva paura di niente. Però non c’era nessuno che si occupasse di lei, oggi potrebbe essere considerata una minore a rischio sociale. Ma a rischio di cosa se era così forte? il rischio, anche laddove le persone non intraprendono per forza comportamenti antisociali, è quello di non poter sviluppare a pieno il loro potenziale per autodeterminarsi nella vita. 

Oltre alla sensibilità necessaria per accompagnare le famiglie, P.I.P.P.I. porta con sé un tocco di irriverenza e gioia. Perché anche nelle situazioni più difficili, la leggerezza può essere un’alleata preziosa. Lo dimostrano anche le lettere ribaltate nel logo: un richiamo alla capacità di trasformare le avversità in nuove possibilità.

Proprio come faceva Pippi Calzelunghe!

Come funziona PIPPI? Un sostegno concreto per le famiglie

Tutto inizia con un ascolto attento, un momento in cui gli operatori P.I.P.P.I. incontrano la famiglia, si fanno raccontare le difficoltà, ma anche le risorse e i punti di forza. È un po’ come fare una fotografia della situazione, per capire da dove partire e dove si vuole arrivare.

Da qui nasce un percorso personalizzato, un vero e proprio progetto di aiuto che tiene conto delle difficoltà, ma anche dei punti di forza di genitori e bambini. Non esiste una ricetta uguale per tutti, perché ogni famiglia è unica e ha bisogno di un sostegno su misura.

Gli interventi non si limitano agli uffici, ma entrano nelle case, lì dove la vita familiare si svolge ogni giorno. Questo permette di osservare da vicino le dinamiche, rafforzare i legami e promuovere cambiamenti positivi. Gli operatori P.I.P.P.I. diventano un punto di riferimento per la famiglia, un aiuto concreto per affrontare le sfide quotidiane.

PIPPI non lascia sole le famiglie, ma le connette con tutte le risorse del territorio: scuole, servizi sanitari, associazioni. Un lavoro di squadra per offrire un aiuto completo e integrato. È come creare una rete di protezione intorno alla famiglia, per garantire che nessuno venga lasciato indietro.

(Fonte: Sito Web del Dipartimento per le Politiche della Famiglia)

Ma cosa fanno in concreto gli operatori PIPPI?

  • Sostengono i genitori: Offrono ascolto, consigli e strumenti per migliorare la comunicazione, la gestione dello stress e la relazione con i figli.
  • Aiutano i bambini: Propongono attività ludiche ed educative per favorire il loro sviluppo, li accompagnano a scuola e nel tempo libero, li aiutano a superare le difficoltà.
  • Facilitano l’accesso ai servizi: Accompagnano le famiglie nel contatto con le istituzioni, le aiutano a compilare documenti, a prendere appuntamenti, a far valere i loro diritti.
  • Promuovono l’inclusione sociale: Aiutano le famiglie a costruire relazioni con altre famiglie, a partecipare ad attività del territorio, a sentirsi parte di una comunità.

PIPPI e i bambini: al centro di ogni intervento

Il programma P.I.P.P.I. non si limita a sostenere i genitori, ma mette al primo posto il benessere dei bambini. Ogni intervento è pensato per rispondere ai loro bisogni specifici, per promuovere il loro sviluppo e per garantire loro un ambiente familiare sereno e protettivo.

(Fonte: Sito Web PIPPI UNIPD)

Foto di Juan Pablo Serrano

Cosa significa questo in pratica?

Creazione di un ambiente sicuro: Il programma si impegna a creare un ambiente familiare in cui i bambini si sentano sicuri, protetti e amati. Vengono offerti ai genitori strumenti e supporto per gestire le difficoltà e per promuovere relazioni positive all’interno della famiglia.
Ascolto e osservazione: Gli operatori PIPPI dedicano tempo e attenzione ad ascoltare i bambini, a osservare il loro comportamento e a capire le loro emozioni. Questo permette di individuare eventuali difficoltà e di intervenire precocemente.
Attività mirate: Vengono proposte attività ludiche ed educative che favoriscono lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini. Si gioca insieme, si fanno laboratori creativi, si organizzano uscite e attività all’aperto.
Sostegno personalizzato: Ogni bambino è diverso e ha bisogno di un sostegno specifico. Gli operatori PIPPI lavorano a stretto contatto con i bambini e con le loro famiglie per individuare le strategie più adatte a promuovere il loro benessere.
Canale Youtube del gruppo di ricerca LabRIEF – FISPPA

Anche Il Colibrì ha integrato P.I.P.P.I. nei suoi servizi

Grazie al programma P.I.P.P.I., che fa parte dei servizi offerti dalla nostra società cooperativa, tante famiglie hanno ritrovato serenità e i bambini hanno visto migliorare la loro qualità di vita. Continuiamo a lavorare con passione per costruire una comunità più inclusiva e solidale.

Vuoi saperne di più su come il programma P.I.P.P.I., parte integrante della nostra cooperativa sociale, può aiutare la tua famiglia o una famiglia che conosci? Contattaci per avere maggiori informazioni e scoprire i nostri servizi.

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