Programma P.I.P.P.I.
ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMA PIPPI
P.I.P.P.I.
Le attività inerenti al Programma P.I.P.P.I. 2024/25 (finanziato dallo strumento Next generation Eu) sono realizzate da Il colibrì Soc. Coop., in collaborazione con il Comune di Rimini.
L’INTERVENTO CON BAMBINI E FAMIGLIE IN SITUAZIONE DI VULNERABILITA’
PROMOZIONE DELLA GENITORIALITA’ POSITIVA LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI
A fine 2010, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme con il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova ha avviato il Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione)
Pippi diventa la figura metaforica delle potenzialità inesauribili dei bambini e delle loro capacità di resilienza, intesa come un percorso sempre possibile, che nasce anche dalla capacità di noi adulti di vedere il lato dritto delle cose storte.
FINALITA’
Il Programma persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie vulnerabili al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine, mirando a promuovere condizioni idonee alla crescita (area della promozione), a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo (area della prevenzione) e a preservare/proteggere la salute e sicurezza del bambino (area della tutela in senso stretto)tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni.
L’APPROCCIO
La base scientifica richiama la teoria bioecologica dello sviluppo umano: un bambino cresce in maniera positiva quando gli adulti che si occupano di lui in famiglia e negli ambienti di vita;
La cornice di riferimento è il modello multidimensionale triangolare denominato “Il Mondo del Bambino”, che comprende tre dimensioni:
- Bisogni di sviluppo del bambino;
- Risposte dei genitori a tali bisogni;
- Fattori ambientali
È dunque più funzionale, rispetto allo sviluppo del bambino, facilitare il processo di inclusione dei genitori nella comunità di appartenenza garantendo loro sostegno per favorire il recupero delle loro modalità di risposta allo sviluppo dei figli, piuttosto che soffermarsi sulla sola valutazione delle competenze genitoriali
all’interno di PIPPI
Programma PIPPI, non progetto: “Un Programma è uno strumento che agisce sulle infrastrutture di un’organizzazione per garantire l’attrezzatura complessiva a sostenere un certo tipo di azione che risponde in modo innovativo a un certo bisogno, tramite un insieme coordinato e coerente di strategie. Un progetto è uno strumento diverso e complementare al Programma: propone lo sviluppo operativo di una nuova idea che risponde a nuovi bisogni e si appoggia, per essere realizzata, all’infrastruttura organizzativa esistente.
Vulnerabilità: condizione che può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita e che è caratterizzata dalla mancata o debole capacità nel costruire/mantenere l’insieme delle condizioni (interne ed esterne) che consente un esercizio positivo e autonomo delle funzioni genitoriali. Da questa condizione può emergere la cosiddetta negligenza parentale (o trascuratezza), la quale indica la carente capacità di risposta ai bisogni evolutivi dei figli da parte delle figure genitoriali;
Bisogno evolutivo: prediligere la nozione di bisogno evolutivo piuttosto che utilizzare la nozione di “mancanze o inadeguatezze delle figure parentali”; questo pone al centro il bambino e i suoi diritti, inseriti nella Convenzione Internazionale dei Diritti dell’infanzia;
Percorso di accompagnamento: processo di intervento integrato e partecipato che coinvolge sia le risorse professionali che informali e basato sul riconoscimento, valorizzazione e attivazione di risorse (personali, familiari, di contesto) che consentono alle figure genitoriali di rispondere in maniera positiva ai bisogni di crescita. Pertanto lasciare l’espressione “presa in carico” ai servizi preposti in base alla competenza istituzionale.
Resilienza: approccio educativo che guarda a come gli operatori organizzano e agiscono all’interno dei percorsi di accompagnamento delle persone, con l’obiettivo di promuovere la loro crescita e il loro cambiamento. Con il programma PIPPI si passa da un “progettare la resilienza” (cosa?) a un “progettare resiliente” (come?): l’attenzione dell’educatore sarà quindi quella di promuovere movimenti resilienti all’interno della relazione con le persone.